lunedì 3 maggio 2010

IL MESE DELLA MADRE DI DIO è COMINCIATO


TU SEI LA ROSA PIù BELLA DI QUESTO MESE O MARIA.



PREGA PER NOI ...



SEMPRE!

17 commenti:

  1. il 21 di Maggio don peppino fara un anno della sua morte e alla piccola lourdes ci sara una ss messa in sua memoria alle ore 17'30

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  2. Nel nostro tempo, in cui la fede in ampie regioni della terra, rischia di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata, la priorità al di sopra di tutte è rendere Dio presente in questo mondo ed aprire agli uomini l’accesso a Dio.
    [...] lasciamoci attrarre dai misteri di Cristo, i misteri del Rosario di Maria. La recita del rosario ci consente di fissare il nostro sguardo e il nostro cuore in Gesù, come faceva sua Madre, modello insuperabile della contemplazione del Figlio.

    Benedetto XVI

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  3. Oh Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Te

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  4. Preghiera composto da padre Giulio17 maggio 2010 alle ore 10:12

    EFFICACE PREGHIERA PER OTTENERE GRAZIE DA MARIA, MEDIATRICE DI TUTTE LE GRAZIE

    Immacolata Concepita senza peccato originale, Madre di Dio e Onnipotente per Grazia,Regina degli Angeli, Avvocata e Corredentrice del genere umano, ti supplico di non guardare le mie indegnità, ma di volermi accogliere come tuo figlio peccatore addolorato e di non abbandonarmi mai.

    Ave Maria…

    Madre mia e fiducia mia, chi altri potrò ricorrere per essere aiutato? Tu sola sei la Mediatrice di tutte le Grazie, Colei che nella Luce di Dio distribuisce a chi vuole, come vuole e quando vuole i frutti della Redenzione operata dal Tuo Dio e Figlio Gesù. Tu puoi aiutarmi in tutte le mie necessità, tu sola sei la Salute degli infermi, tu sei l’unica Madre che vuol salvare dalla dannazione eterna tutti i figli.

    Ave Maria…

    Io ricorro a Te perché Gesù Ti ha eletta Mediatrice di tutte le Grazie, Ti ha dato autorità universale sul mondo visibile ed invisibile, Ti ha arricchita della Sua Divinità, trattenendosi per nove mesi nel Tuo grembo.

    Ave Maria…

    Io mi consacro incondizionatamente a Te perché Tu faccia di me tutto ciò che vuoi. Mi abbandono al Tuo Amore di Madre del Signore Gesù, supplicandoti di accogliere unitamente a me, la mia famiglia, tutte le persone a me care e coloro che si affidano alle mie preghiere.

    Ave Maria…

    Invoco il Tuo aiuto e la Tua protezione sull’unica Chiesa fondata dal Signore Gesù, quella Cattolica. Tu sei Madre di questa Chiesa! Per i poveri peccatori privi della Luce Divina Ti chiedo di convertirli. Sulle sante Anime del Purgatorio rivolgi il Tuo sguardo e conducile presto in Paradiso.

    Ave Maria…

    Ti prego di sostenere, proteggere e guidare sempre la Tua Associazione Cattolica "Gesù e Maria", di preservare da pericoli e difficoltà tutti coloro che vi lavorano per la Gloria di Dio. Di aiutare e custodire tutti gli associati e quanti diffondono le pubblicazioni e lavorano con amore per far conoscere Gesù e Te.

    Ave Maria…

    Tu sei stata Assunta in Cielo in Anima e Corpo e sei viva e vera. Sei Onnipotente per Grazia ed ascolti anche ogni mio sospiro e ogni mio pensiero. Sono assolutamente sicuro che Tu adesso mi stai ascoltando, Tu già conosci tutto di me perché mai mi perdi di vista. Tu mi sei stata sempre accanto, ma io sono stato distratto. Aiutami adesso e donami questa Grazia a me necessaria

    (chiedere la Grazia)

    Ave Maria…

    O Madre Santissima, prostrato ai Tuoi piedi, a Te che riversi come un fiume le Grazie di Gesù e le distribuisci a coloro che Te le chiedono, O Madre Santissima, prostrato ai Tuoi piedi, a Te che riversi come un fiume le Grazie di Gesù e le distribuisci a coloro che Te le chiedono, per i Tuoi dolori, per i Tuoi meriti, per la Tua obbedienza ed umiltà, Ti chiedo in ginocchio di farmi questa Grazia

    (chiedere la Grazia)

    Ave Maria…

    Ti ringrazio o Madre mia, l’amore che ho per Te e l’affetto che Tu hai per me mi danno certezza che Tu questa Grazia me la farai. Io devo vivere da vero e buon Tuo figlio, pregare e perseverare ogni giorno, ma la Grazia che Ti ho chiesto -nonostante tutti i miei peccatime la farai

    (chiedere la Grazia)

    Lo so, ne sono certo, è l’amore che ho per Te a dirmelo perché ho piena fiducia in Te, credo fermamente nel Tuo amore per me.

    Salve Regina…

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  5. "O Vergine, si fa tardi,
    tutto si addormenta sulla terra,
    è l’ora del riposo: non abbandonarmi !
    Metti la tua mano sui miei occhi
    Come una buona madre.
    Chiudili dolcemente alle cose di quagg...iù.
    L’anima mia è stanca di affanni e di tristezze,
    la fatica che mi attende è qui a me vicina.
    Metti la tua mano sulla mia fronte,
    arresta il mio pensiero.
    Dolce sarà il mio riposo,
    se benedetto da te.
    Perché domani il tuo povero figlio
    Si desti più forte
    E riprenda allegramente
    Il peso del nuovo giorno.
    Metti la tua mano sul mio cuore.
    Lui solo vegli sempre e
    Ridica al suo Dio
    Un amore eterno."

    (P. Claude Wittock)

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  6. maria sei il nostro refrigerio nella calura estiva

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  7. Da Ogni giorno una lode a Maria , Casa Mariana - Santuario Madonna del Buon Consiglio - Frigento (AV)2 maggio 2011 alle ore 02:08

    "Vergine Immacolata, rifugio dei peccatori, Tu, che per riparare le ingiurie fatte a Dio e il male arrecato all'uomo dal peccato, Ti rassegnasti alla morte del tuo Divin Figlio, siici propizia sempre, e nel Cielo ove regni gloriosa, prosegui in favor nostro la tua opera di zelo e di amore.
    Noi vogliamo essere i figli tuoi, mostrati anche Tu Madre nostra. Ottieni da Gesu', il riparatore divino, che applicando alle anime nostre il frutto della Sua passione e morte, ci liberi dai legami delle nostre iniquita'. Sia Egli luce nostra in seno alle tenebre; nostra forza nelle debolezze; nostro soccorso in mezzo ai pericoli; e, dopo averci confortati con la sua grazia e col suo amore nel tempo, ci conceda di amarlo, di vederlo e possederlo nell'eternita'".
    Amen. Ave Maria!
    (S. Pio X)

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  8. un grazie al Signore per averci dato un PAPA SANTO (annalisa)2 maggio 2011 alle ore 02:30

    Giovanni Paolo II (1978-2005)

    Il primo Pontefice non italiano dopo 455 anni, il papa che ha voluto incontrare personalmente il maggior numero di credenti, politici, religiosi e intellettuali nel mondo. Il primo che si e' costantemente impegnato contro la guerra e prodigato a favore del dialogo tra le religioni. Colui che ha intrapreso un numero senza precedenti di viaggi apostolici, beatificazioni e santificazioni. Colui che ha reinterpretato il papato dandogli quella proiezione planetaria che non aveva mai avuto nella storia. In 26 anni di pontificato ha segnato la storia della Chiesa e del mondo. Un uomo che attraverso il suo sguardo penetrante e pieno d'amore ti faceva sentire "che c'eri" Il nostro amato padre Karol sarà sempre presente nei nostri cuori!

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  9. Maria, rendi il mio amore sorridente, perché sia ancor più ricco di amore! Fa in modo che il mio sorriso, possa esprimere la più pura bontà! Insegnami a dimenticare con un sorriso le mie preoccupazioni e le mie pene, per prestare attenzione soltanto alle gioie degli altri. Il mio volto sorridente renda i miei contatti col prossimo più cordiali e più caldi di fraternità. Conservami il sorriso nelle ore dolorose, perché anche in quei momenti io possa continuare a donarmi al prossimo. Aiutami a custodire in fondo al cuore quella gioia di amare che si manifesta attraverso il sorriso. Insegnami, Maria, a servire il Signore, con gioia, sorridendo, a qualunque costo.

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  10. preghiere scritte da Don tonino bello2 maggio 2011 alle ore 03:27

    Vi benedico da un altare scomodo, ma carico di gioia.

    Vi benedico da un altare coperto da penombre, ma carico di luce.

    Vi benedico da un altare circondato da silenzi, ma risonante di voci.

    Sono le grazie, le luci, le voci dei mondi, dei cieli e delle terre nuove che, con la Risurrezione,

    irrompono nel nostro mondo vecchio e lo chiamano a tornare giovane

    Amen! Alleluia!



    SOLO QUANDO AVREMO TACIUTO
    Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.

    Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.

    Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:

    la conversione, l'amore, il sacrificio.

    Quando il sole si eclissa pure per noi,

    e il Cielo non risponde al nostro grido,

    e la terra rimbomba cava sotto i passi,

    e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,

    rimanici accanto.

    In quel momento, rompi pure il silenzio:

    per dirci parole d'amore!

    E sentiremo i brividi della Pasqua.



    Andiamo fino a Betlemme

    Andiamo fino a Betlemme, come i pastori.
    L'importante è muoversi.
    E se invece di un Dio glorioso,
    ci imbattiamo nella fragilità di un bambino,
    non ci venga il dubbio di aver sbagliato il percorso.
    Il volto spaurito degli oppressi,
    la solitudine degli infelici,
    l'amarezza di tutti gli uomini della Terra,
    sono il luogo dove Egli continua
    a vivere in clandestinità.
    A noi il compito di cercarlo.
    Mettiamoci in cammino senza paura.



    A Maria, Madre della Chiesa



    Aiutaci a guardare il mondo con simpatia e con l'audacia della fede.

    Vergine santa, che guidata dallo Spirito, "ti mettesti in cammino per raggiungere in fretta una città di Giuda" (Lc 1,39), dove abitava Elisabetta, e divenisti così la prima missionaria del Vangelo, fà che, sospinti dallo stesso Spirito, abbiamo anche noi il coraggio di entrare nella città per portarle annunci di liberazione e di speranza, per condividere con essa la fatica quotidiana, nella ricerca del bene comune.
    Donaci oggi il coraggio di non allontanarci, di non imboscarci dai luoghi dove ferve la mischia, di offrire a tutti il nostro servizio disinteressato e guardare con simpatia questo mondo nel quale nulla vi è genuinamente umano che non debba trovare eco nel nostro cuore.
    Aiutaci a guardare con simpatia il mondo, e a volergli bene.
    Noi sacerdoti troviamo il culmine della nostra presenza presbiteriale nel giovedì santo, quando vien posto nelle nostre mani l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il sacro crisma.
    Fà che nelle nostre mani l'olio degli infermi significhi scelta preferenziale della città malata, che soffre a causa della debolezza propria o della malvagità altrui.
    Fà che l'olio dei catecumeni, l'olio dei forti, l'olio dei lottatori, esprima solidarietà di impegno con chi lotta per il pane, per la casa, per il lavoro.
    Solidarietà da tradurre anche con coraggiose scelte di campo, offerta di impegno da non imbalsamare nel chiuso dei nostri sterili sentimenti.
    E fà che il sacro crisma indichi a tutti gli umiliati e gli offesi della nostra città, ma anche agli indifferenti, ai distratti, ai peccatori la loro incredibile dignità sacerdotale, profetica e regale.
    Come te, Vergine santa, sacerdote, profeta e re, facci entrare nella città.
    Amen

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  11. preghiere scritte da Don tonino bello2 maggio 2011 alle ore 03:30

    A Maria, donna senza retorica

    Fa' che le nostre labbra rechino il profumo del silenzio.
    Santa Maria, donna senza retorica prega noi inguaribilmente malati di magniloquenza.
    Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità. Convinti che per affermarsi nella vita bisogna saper parlare anche quando non sia nulla da dire, siamo diventati prolissi e incontinenti. Esperti nel tessere ragnatele di vocaboli sui crateri del non senso, precipitiamo spesso nelle trappole nere dell'assurdo come mosche nel calamaio. Incapaci di andare al centro delle cose, ci siamo creati un'anima barocca che ad opera i vocaboli come fossero stucchi, e aggiriamo i problemi con le volute delle nostre furbizie letterarie.
    Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine di suoni senza costrutto. Si sfalda in 1000 squame di accenti disperati. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo. Ci dà l'illusione della comunione,
    ma non raggiunge neppure la dignità del soliloquio. E anche dopo che ne abbiamo pronunciate tante perfino con eleganza e a getto continuo, ci lascia nella pena di una indicibile aridità: come mascheroni di certe fontane che non danno più acqua e sul cui volto era rimasta soltanto
    la contrazione del ghigno.
    Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un fiat, prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute,
    all'intossicazione di parole. Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa che le nostre voci,
    ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio.
    Rendici come te, sacramento della trasparenza.
    E aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un sì detto a Dio, "ci sia dolce naufragare": come in un mare sterminato.
    (Maria donna dei nostri giorni, p. 15-16)


    Caro Gesù

    Ho faticato non poco a trovarti. Ero persuaso che tu stessi laggiù, dove il Giordano rallenta la sua corsa tra i canneti e i ciottoli, scintillando sotto il velo tremante dell'acqua, rendendo più agevole il guado.
    C'è tanta folla in questi giorni che si accalca lì, sulla ghiaia del greto, per ascoltare Giovanni, il profeta di fuoco che non si lascia spegnere neppure nel fiume. Immerso fino ai fianchi dove il letto sprofonda e la corrente crea mulinelli di schiuma, invita tutti a entrare nell'acqua, per rivivere i brividi di un esodo antico e mantenere vive le promesse, gonfie di salvezza.
    In un primo momento, conoscendo la tua ansia di convivere con la gente, e sapendo che la tua delizia è stare con i figli dell'uomo, pensavo di trovarti in quell'alveare di umanità brulicante sugli argini.
    Qualcuno, però, che pure ti ha visto uscire dal Giordano, grondante di acqua e di Spirito, e mescolarti tra la turba di pubblicani e peccatori, di leviti e farisei, di soldati e prostitute, mi ha detto che da qualche giorno eri scomparso dalla zona.
    Ora, finalmente, ti ho trovato. Ed eccomi qui, accanto a te, non so bene se condotto anch'io dallo Spirito, in questo misterioso deserto di Giuda, tana di fiere e landa di ululati solitari.


    Coraggio, fratello

    Coraggio, fratello che soffri.
    C’è anche per te una deposizione dalla croce.
    C’è anche per te una pietà sovrumana.
    Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...
    Coraggio.
    Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
    Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
    la terra riacquisterà i suoi colori
    e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.

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  12. preghiere scritte da Don tonino bello2 maggio 2011 alle ore 03:35

    Caro Gesù

    Ho faticato non poco a trovarti. Ero persuaso che tu stessi laggiù, dove il Giordano rallenta la sua corsa tra i canneti e i ciottoli, scintillando sotto il velo tremante dell'acqua, rendendo più agevole il guado.
    C'è tanta folla in questi giorni che si accalca lì, sulla ghiaia del greto, per ascoltare Giovanni, il profeta di fuoco che non si lascia spegnere neppure nel fiume. Immerso fino ai fianchi dove il letto sprofonda e la corrente crea mulinelli di schiuma, invita tutti a entrare nell'acqua, per rivivere i brividi di un esodo antico e mantenere vive le promesse, gonfie di salvezza.
    In un primo momento, conoscendo la tua ansia di convivere con la gente, e sapendo che la tua delizia è stare con i figli dell'uomo, pensavo di trovarti in quell'alveare di umanità brulicante sugli argini.
    Qualcuno, però, che pure ti ha visto uscire dal Giordano, grondante di acqua e di Spirito, e mescolarti tra la turba di pubblicani e peccatori, di leviti e farisei, di soldati e prostitute, mi ha detto che da qualche giorno eri scomparso dalla zona.
    Ora, finalmente, ti ho trovato. Ed eccomi qui, accanto a te, non so bene se condotto anch'io dallo Spirito, in questo misterioso deserto di Giuda, tana di fiere e landa di ululati solitari.


    Coraggio, fratello

    Coraggio, fratello che soffri.
    C’è anche per te una deposizione dalla croce.
    C’è anche per te una pietà sovrumana.
    Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua...
    Coraggio.
    Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio.
    Tra poco, il buio cederà il posto alla luce,
    la terra riacquisterà i suoi colori
    e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.


    Compagni di volo

    Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini hanno un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

    A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.

    Insegnami, allora, a librarmi con Te, Perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento.

    Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia
    Di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.
    Ma non basta saper volare con Te, Signore.
    Tu mi hai dato il compito
    Di abbracciare anche il fratello e aiutarlo a volare.
    Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.

    Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala , l’unica ala inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva.

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  13. preghiere scritte da don tonino bello2 maggio 2011 alle ore 03:40

    DAMMI, SIGNORE, UN ALA DI RISERVA

    Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.

    Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

    A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.

    Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.

    Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento; vivere è assaporare l'avventura della libertà, vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.

    Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.

    Facci capire dove corre la storia

    Gesù Cristo Re, facci comprendere fino in fondo questa verità così grande che i nostri balbettamenti non sanno oggi percepire in tutta la sua interezza. facci capire che davvero tu solo sei il Santo, tu solo sei il Signore, tu solo l'Altissimo.
    Facci capire che tutta la storia converge verso di te, tutto questo tumulto delle nazioni, tutto questo sospiro di poveri converge verso di te. Facci capire fino in fondo che queste alluvionalità delle spinte della storia convergono verso quest'unico letto del fiume che sei tu, Signore Gesù.
    E allora forse sarà più facile, anche per noi, polarizzare tutta la nostra vita attorno a te.
    (Omelia, 24novembre1991)



    IN ATTESA DELLO SPOSO

    Dona alla tua Chiesa tenerezza e coraggio

    Spirito di Dio, fà della tua chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco con il tuo olio, perché l'olio brucia anche.
    Dà alla tua chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.
    Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fà un rogo delle sue cupidige.
    E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.
    Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.
    E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie senza rughe, all'incontro con lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente: sposa mio.

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  14. preghiere scritte da don tonino bello2 maggio 2011 alle ore 03:41

    Spirito Santo, dono del Cristo morente

    Spirito Santo, dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci.

    Quelle dei singoli e quelle dei popoli. Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto, e ripeta con il salmo: "le mie lacrime, Signore, nell'otre tuo raccogli".

    Rendila protagonista infaticabile di deposizione dal patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.

    In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.

    E donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad essa come all'antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.



    Spirito di Dio, fa' della tua chiesa..

    Spirito di Dio, fa' della tua Chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco col tuo olio, perché l'olio brucia anche.

    Da' alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero.

    Disperdi la cenere dei suoi peccati. Fa' un rogo delle sue cupidigie.

    E quando, delusa dei suoi amanti, tornerà stanca e pentita a Te, coperta di fango e di polvere dopo tanto camminare, credile se ti chiede perdono.

    Non la rimproverare. Ma ungi teneramente le membra di questa sposa di Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l'olio di letizia.

    E poi introducila, divenuta bellissima senza macchie e senza rughe, all'incontro con Lui perché possa guardarlo negli occhi senza arrossire, e possa dirgli finalmente:

    Sposo mio".



    Spirito Santo, torna a parlarci

    Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza.

    Frantuma la corazza della nostra assuefazione all'esilio. Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.

    Dissipa le nostre paure. Scuotici dall'omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri.

    E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.

    Donaci la gioia di capire che tu non parli solo dai microfoni delle nostre Chiese. Che nessuno può menar vanto di possederti.

    E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei.

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  15. Casa Mariana - Santuario Madonna del Buon Consiglio - Frigento (AV)9 maggio 2011 alle ore 11:19

    O Maria, sola senza esempio, o Immacolata nella mente e nel cuore per essere Madre del Divino Figlio, ottienimi col perdono dei miei peccati la grazia di mortificare i miei sensi e il mio corpo. Che mi ricordi di Te e del dolcissimo tuo nome soprattutto nelle tentazioni e negli sconforti che possono assalire il mio spirito.
    Amen. Ave Maria!

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  16. Maria vieni a casa mia come andasti in casa di Giovanni e aiutami ad amare Gesù come lo ami Tu

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