giovedì 26 novembre 2009

A cura di Don Raffaele Castiglione (tratto da Spiritus Domini)

Nella sua piccola biblioteca privata, tra altre cartelle, Don Giustino ne aveva una che, pur senza essermene stata mai preclusa l’apertura, esercitava su me, giovane segretario non ancora sacerdote, una speciale curiosità per il titolo, scritto di sua mano, che la contraddistingueva: “Colligite fragmenta ne pereant” = “Raccogliete i frammenti perchè non vadano perduti”.
Pensavo si trattasse di spunti catechetici-eucaristici, ma quando decisi di leggerne il contenuto, ebbi la sorpresa, cresciuta nel tempo, di trovarmi dinanzi ad alcune problematiche personali, proprie del carisma vocazionista che costituirono, in parte, la “croce di fuoco delle vocazioni”, splendente e luminosa sull’esile ed eccezionale figura del nostro Padre Fondatore.
Si trattava di un piccolo plico di domande di ammissione in Congregazione da parte di candidati in difficoltà, presentati e raccomandati dai rispettivi superiori di provenienza.
Oggi nella preziosa raccolta e stampa degli scritti di Don Giustino, incrociavo il seguente promemoria: -bisogna chiamare Giuseppe Scotto-.
E dal seminario di Pozzuoli, accompagnato dall’Arc. Raffaele, giunse nel 1951 il giovane seminarista G. Scotto di Luzio per essere aiutato nella crescita e formazione umanospirituale personalmente da Don Giustino e dai suoi collaboratori. Aspirante, postulante, novizio, professo e infine sacerdote per le mani di Mons. Longo, il 2.12.1959 nella nostra Parrocchia di S. Maria di Bellavista a Posillipo.
Gesù, sommo sacerdote, l’ha voluto con Sé, per festeggiare la sua messa d’oro, in cielo. Il suo servizio ministeriale è stato quello dei primi vocazionisti: appena sacerdote, Don Galasso lo invia in aiuto a D. Alfieri, nella piana di Paestum, non ancora pienamente bonificata…Vi si trovò subito molto bene, stimato dai Confratelli, ben voluto da tutti i fedeli. Ma non fece in tempo ad accomodarsi…
Era pronta una nuova ubbidienza che lo invitava a raggiungere il nostro Santuario di Valleverde-Bovino (Fg), poi visitato anche da Papa Giovanni Paolo II.
Qui incontra un vocazionista, Don Giuseppe Salerno il quale conserverà sempre gratitudine e affetto per l’aiuto e sostegno ricevuto: lo vorrà tra i Padri consiglieri quando l’opera mariana prenderà altra forma. I quasi 10 anni di umile servizio subalterno lo rendono pronto per un servizio ministeriale in prima persona. Per 12 anni esercita il ministero parrocchiale: è quanto sognava da sempre.
Chiesa, casa canonica, oratorio parrocchiale, gruppi di ministranti, coro, visita alle famiglie lo assorbono. E’ stanco ma felice. Ci vorrà poco per addormentarsi a sera, dopo giornate senza vuoti. Gli sarà di molto aiuto (una madre spirituale?!) Sr. Maria Ansalone delle vocazioniste, sua parente o molto vicina di famiglia.
Pianse quando gli dissi che doveva trasferirsi a Pianura- S. Giorgio e trovò facili scuse: - non si sentiva degno, non era all’altezza di succedere a Don Giustino nella Parrocchia - culla dei vocazionisti. Ma per me che lo conoscevo bene non fu cosa difficile predirgli : ti affezionerai talmente a S.Giorgio che sarà poi quasi impossibile distaccartene. Vedrai…e così avvenne.
Ormai in piena maturità, ricco di esperienza pratica e spicciola, si aprì libero e sereno ai movimenti nuovi nella chiesa e ne arricchì la Comunità di S.Giorgio. Piacque alla maggior parte dei buoni pianuresi. La famiglia Di Vicino Giorgio gli offrì del terreno ed egli passò all’ultimo capitolo: un tempio a Maria, tempio del Signore.
La piccola Lourdes, costata sacrifici, sofferenze, mortificazioni elevata sul “piano pianurese” è divenuta una realtà. S.E. Silvio Padoin ne avvertì l’importanza e la eresse a Santuario mariano. Tutto l’anno ma in modo speciale a maggio, settembre, ottobre e l’11 di ogni mese una folla di devoti sale a deporre nel cuore di Maria le proprie ansie e più serena e più libera poi se ne torna a valle. Don Peppino Scotto - dopo Don Giustino - ha diffuso grande devozione alla Madonna e al suo rosario. Non ha svolto catechesi come da Piazza S. Pietro ma con semplicità, ha avvicinato innumerevoli uomini e donne a Maria.
Come dai minareti nei paesi islamici, i Muezzin scandiscono la giornata con il canto pieno di nostalgia elevante al cielo, tanto spesso si sentiva dalle case dei cortili di Pianura un pò più appartate dai rumori caotici del traffico, scendere quasi tocchi di campane dolci canti alla Madonna: anch’essi elevavano al cielo.
Dalla piccola Lourdes cantava D.Giuseppe Scotto, ora cantore nei cieli della sua gioia di essere del Signore e di Maria.

mercoledì 25 novembre 2009

UNA VITA PER MARIA







Don Peppino, fondatore della Chiesa, ha dedicato tutta la sua vita all'Amore per la VERGINE MARIA e al suo progetto d'amore: creare una Lourdes in miniatura.

Ecco alcune immagini.

domenica 15 novembre 2009

LA CANZONE CHE DON PEPPINO HA DEDICATO ALLA VERGINE

Inno della Piccola Lourdes

Immacolata Vergin Maria (composta sulle note di Immacolato Cuor)
di Don Giuseppe Scotto S.D.V.

Immacolata Vergin Maria,
Immacolata Vergin Maria,
sei Tu la via,
sei Tu la via,
sei Tu la via al Tuo Figlio Gesù.
Sei Tu la via,
sei Tu la via,
sei Tu la via al Tuo Figlio Gesù.
Questi tuoi figli a Te consacrati,
questi tuoi figli a Te consacrati,
guardali con amore,
stringili al tuo cuore,
rendili somiglianti al Tuo Figlio Gesù.
Guardali con amore,
stringili al tuo cuore,
rendili somiglianti al Tuo Figlio Gesù.
Sia gloria a Te che sei Madre di Dio,
sia gloria a Te che sei Madre di Dio,
Tu sei la gioia,
Tu sei la gioia,
Tu sei la gioia che illumina i cuor.
Tu sei la gioia,
Tu sei la gioia,
Tu sei la gioia che illumina i cuor.
Sii benedetta nei secoli eterni,
Sii benedetta nei secoli eterni,
perché venisti,
perché volesti,
in questo luogo portare il Tuo amor.
Perché venisti,
perché volesti,
in questo luogo portare il Tuo amor.

COME ARRIVARE ALLA PICCOLA LOURDES

E’ possibile partecipare alla Santa Messa:

- alle ore 17 (con l'ora solare) o alle ore 18 (con l'ora legale), ogni sabato e domenica
- ogni giorno 11 del mese alle ore 16

Per arrivare al Santuario:
sulla Tangenziale di Napoli uscire a Fuorigrotta, in direzione Pianura. Giunti a Pianura vi è una rotonda con la statua del Padre fondatore dei Vocazionisti, Don Giustino Maria Russolillo. Andare verso destra, per via Domenico Padula e proseguire diritto, fino alla Piazza San Giorgio, ove è sita anche la Chiesa di San Giorgio Martire. Proseguire sulla destra, seguendo la strada, fino a una salita che porta direttamente al Santuario, con ampio parcheggio.

Consultare la mappa sul sito:

http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&geocode=&q=Via+Comunale+del+Collettore&sll=41.442726,12.392578&sspn=12.084734,20.302734&ie=UTF8&ll=40.857026,14.18159&spn=0.023825,0.039654&z=15

IL FONDATORE: DON PEPPINO


Nel lontano 1981, davanti alla grotta di Massabielle, è stata elevata una richiesta al Cielo da don Peppino Scotto: realizzare anche a Pianura, quartiere di Napoli, ciò che quotidianamente avveniene a Lourdes, sia pure in minima parte.
La richiesta è stata accolta per intercessione della Madonna.
Alcuni tra i primi alunni del Vocazionario hanno riferito che Don Giustino (venerabile fondatore dei Padri Vocazionisti), nel 1932 tornando da Lourdes, previde un Santuario Mariano e una Via Crucis in questo luogo.
Il 31/05/2001, con la solenne partecipazione di S.E. Mons. Silvio Padoin, Vescovo di Pozzuoli, questo luogo venne elevato a Santuario Mariano.
Il 5 maggio 2009 Don Giuseppe Scotto di Luzio è salito al cielo, ma con la speranza che la sua opera non fosse dimenticata. Egli amava la Madonna e a lei ha dedicato la sua intera vita.

OLTRE ALLA GROTTA, LA CHIESA AL COPERTO


Oltre alla grotta, dove si celebra la funzione eucaristica, c'è anche la Chiesa al coperto, utile nei giorni di pioggia, dedicata a S. Maria della Perpetua Visitazione per ricordare il Venerabile Giustino Maria Russolillo.

LA GROTTA: UNA LOURDES IN MINIATURA A PIANURA (NA)


Il Santuario Mariano "Piccola Lourdes di Pianura" è una Lourdes in miniautura immersa nel verde.

PRESENTAZIONE

Questo blog nasce dal desiderio di lasciare vivo il ricordo di Don Giuseppe Scotto di Luzio e delle sua grande opera d'amore: la Piccola Lourdes di Pianura (NA).